Category Archives: Letture

Wonder: lezioni di empatia

Pregiudizi, giudizi, interessi personali, incapacità di ascoltare, difesa strenua (talvolta imposizione) del proprio punto di vista motivano la comunicazione nella stragrande maggioranza dei casi. In un mondo migliore la comunicazione sarebbe guidata dall’empatia che crea le relazioni. Che cos’è l’empatia? Ce lo spiega questo breve video di Brené Brown.

Come applicarla alle nostre vite ce lo spiega R. J. Palacio (pseudonimo di Raquel Jamillo) nel suo libro ‘Wonder‘. August Pullman è un bambino affetto dalla sindrome di Treacher Collins che deforma i lineamenti del viso mantenendo intatte le capacità intellettive. August fa il suo esordio a scuola in prima media, dal momento che ha ricevuto un’educazione parentale per tutto il periodo precedente. Vi ricordate com’è stato il vostro primo anno di scuola media?  E scommetto non avevate lineamenti vistosamente diversi da tutt* le/gli altr*. Ecco, immaginate ora Auggie alle prese con il mondo della scuola (per lui tutto nuovo) e le reazioni delle compagne e dei compagni alla sua faccia.

L’autrice procede con la narrazione rbekindegalandoci ora il punto di vista del protagonista, ora quello della sorella di Auggie, Olivia, ora quello di altri personaggi del romanzo. Mettersi nei panni degli altri è empatia. E come se non bastasse questo regalo, R. J. Palacio sparge qua e là “precetti” che invitano a scegliere la gentilezza. Come insegnamento mi sembra sufficientemente rivoluzionario e mi ha subito ricordato quel “be kind” che Harvey Keitel scrive sulla fronte di Kate Winslet in ‘Holy Smoke‘ di Jane Campion. La reazione nel film è stata fortissima, Ruth (la ragazza interpretata dalla Winslet) è andata in pezzi. La gentilezza è davvero potente.

Ho sempre pensato che nei romanzi e nelle poesie fossero custoditi i più grandi insegnamenti e non nei saggi (nè tantomeno nei testi sacri delle religioni) e ‘Wonder’wonder_cop me l’ha confermato. Ora io, che sono sufficientemente preoccupata per il futuro di mio figlio (che ha una faccia super bellissima), dopo aver letto questo romanzo non riesco a iniziarne altri, mi trovo come sospesa e vagheggio un futuro prossimo in cui empatia e gentilezza regnino.

PS: esiste anche una playlist nel romanzo, ma questo è territorio di Jean Malot

Jane Austen, Beatrix Potter, Oscar Wilde e George Bernard Shaw

Che cosa hanno in comune i nomi sopra citati? Chiedetelo a Marie-Aude Murail, pluripremiata e brillante scrittrice francese che con il suo nuovo lavoro, Miss Charity,  si diverte con la società ottocentesca inglese regalandoci un compendio di letteratura dell’epoca vittoriana. La storia è quella di Charity, una bambina che cresce tutta sola (ma non è orfana, eh) al terzo piano della sua casa finchè l’incontro con un topolino le cambia la vita e Charity si scopre circondata da esseri meravigliosi quali appunto ratti, rospi, conigli, corvi, ragni etc. etc. Charity comincia quindi a disegnarli. Sì, ricorda molto Beatrix Potter, la celeberrima autrice di Peter Coniglio e questo romanzo è l’omaggio più affettuoso – ma anche impegnato – che le si potesse rendere.

misscharity

L’ironia è quella di Jane Austen e la scelta, da parte di un’autrice, di elevare al ruolo di eroine rivoluzionarie due scrittrici (Austen e Potter) ha tutto il mio commosso appoggio. Ho letto questo libro con l’intensa necessità di: fare amicizia con i sorci, iscrivermi a scienze biologiche, rimuginare più del solito sul fatto che non sono capace di disegnare e che ho sprecato tanto tempo nella mia vita. Ma mi sono anche assolta perché a me a 14 anni nessuno ha mai regalato Il libro delle nuove meraviglie (una sorta di compendio di etologia, zoologia e botanica per ragazz*) e mi è andata ancora bene rispetto a Giulietta Capuleti di cui Charity dice: “Giulietta Capuleti aveva quattordici anni e a me sembrava che se per il suo compleanno le avessero regalato ‘Il libro delle nuove meraviglie’ avrebbe impiegato meglio il proprio tempo. Come me, avrebbe potuto imparare che gli sporofiti sono piante asessuate molto più rilassanti da frequentare dei Montecchi.”.

L’autrice di Oh, Boy!, in Francia ha pubblicato più di 60 libri che in Italia non so cosa stiano aspettando a tradurre, è tornata con questo assoluto gioiello, giocando sia con gli stereotipi di genere che con la letteratura, con mano lieve e ironica. Come negli altri romanzi, la coralità è fondamentale per l’andamento della storia e ogni personaggio, per quanto non descritto a fondo, assume spessore grazie al sapiente uso di poche parole. L’avete capito o no che è imperdibile? L’avete capito o no che alle vostre figlie femmine dovete regalare Il libro delle nuove meraviglie per evitare che (SPOILER ALERT) inscenino il proprio suicidio inducendo il vero suicidio dell’amato? (E non dimenticate Peter Coniglio da regalare a maschi e femmine, ca va sans dire).